Per gli estimatori della Cocaletta alcuni passi dell'articolo scritto da Sergio Crepaz e pubblicato da Vela e Motore nel febbraio 1978 dal titolo

Amica del vento e del mare la gentile e onesta Cocaletta

E' una barca tradizionale, costruita ormai da una diecina d'anni. Non da regata, ma per crociere con tre o quattro persone a bordo. E' docile al timone anche sotto spi…

Cocaletta, in dialetto veneto, sarebbe una gabbianella. Non uno di quei maestosi gabbiani che stanno ore in aria senza un batter d'ali, ma uccelli più allegri e modesti, sempre pronti a seguire numerosi la scia dei pescherecci.

In un'epoca di barche dagli inverosimili nomi anglosassoni, anche se nate nella profonda provincia italiana, trovarne una che ha un nome nostrano e per di più azzeccato fa già piacere. Infatti la Cocaletta del Cantiere Mariver ha esattamente le caratteristiche delle gabbanelle di cui porta il nome: modesta ma buona viaggiatrice, amica del vento e del mare.

La Cocaletta non è certo una novità sul mercato nautico attuale: le prime sono scese in acqua nel 1969 e da allora ne sono state costruite circa 90. Nel 1976 il cantiere ha deciso di ringiovanire l'imbarcazione ridisegnando completamente la tuga, ma mantenendo immutata l'idea che ha ispirato il progetto della barca. I costruttori hanno infatti voluto creare un'imbarcazione che fosse buona camminatrice, ma non pensata per la regata, con un numero di cuccette proporzionato a quanto realmente si può fare con uno scafo lungo 7 metri, e soprattutto economica. Di barche con la nuova tuga ne navigano al momento in cui mi appresto a provarla oltre 55.

La forma della carena mostra l'influenza dell'impostazione e, a essere onesti, anche degli anni. A disegnarla è stato il titolare stesso del cantiere, il professor Bignardi, uno che ha messo su un cantiere di successo solo perché, anni fa, faceva barche che nessuno faceva…

Slanci pronunciati

Vista all'ormeggio la Cocaletta ha un aspetto inconfondibile e accattivante: gli slanci pronunciati, le estremità sottili e una grande semplicità dell'attrezzatura sono elementi esteticamente gradevoli ed hanno una loro funzionalità….

E' pronta alla virata

Giornata fantastica per la vela quella che abbiamo trovato il giorno della prova, sui confini tra Romagna e Marche. Dopo una brevissima uscita a motore dal porto entriamo in una splendida arietta, sui 5 metri al secondo, che increspa appena il mare: con randa e genoa la Cocaletta si appoggia sull'anca e si mette ad andare liscia liscia, pronta al timone, ma senza mai sorprendere un timoniere disattento: vira in poco spazio e riparte docile. L'attrezzatura è al suo posto e non ci sono problemi di sorta…

Sistemazioni disposte razionalmente

Una volta a terra guardo la costruzione dello scafo e i vari particolari; mi studio i piani della laminazione in base ai disegni e la posizione dei rinforzi: niente da dire su questo lato. La Cocaletta in definitiva mi sembra la barca del buon senso: qualità della costruzione soddisfacente, attrezzatura semplice ma sufficiente, sistemazioni oneste e razionalmente disposte…Una soluzione fuori dalle mode e dalla corsa alle novità che può trovare ottima accoglienza presso una clientela tranquilla e tradizionale.

Sergio Crepaz, Vela e Motore, febbraio 1978